Algebra dell’assenza, un’ installazione multimediale realizzata con una serie di schede d’archivio ritrovate per caso, utilizzate per la contabilità relativa a pensioni di guerra. L’autore è intervenuto direttamente su tali documenti saturi di cifre dei compensi versati a soldati feriti o alle vedove e agli orfani dei caduti, regalando un volto a quelle identità ignorate, un doppio che le connette al presente. L’installazione sonora è realizzata con una composizione di Nunzio Scibilia intitolata Hab vor Mißgeschick keine Angst (Non aver paura della sventura). Per quest’opera il compositore ha preso spunto da una frase contenuta nella lettera di un uomo, prigioniero in un campo di concentramento nazista, che prima di morire scrive alla figlia consegnandole un commovente lascito di speranza.